Meno 1,2 milioni di euro nella legge di bilancio per la metropolitana di Catania. Per CGIL e FILT “una condanna per l’intero territorio”

Se il Governo Meloni sottrarrà  1,2 milioni di euro alla metropolitana di Catania nel triennio 2024/2026, condannerà a morte il trasporto pubblico che lega la città ai suoi comuni. E condannerà l’intero territorio a stagnare nell’arretratezza per altri decenni, come se i ritardi del passato non pesassero già adesso sull’economia di tutto il sud-est.

La Cgil e la Filt CGIL di Catania (il sindacato dei trasporti), commentano così la notizia diffusa dal Pd e rilanciata dalla stampa locale, secondo la quale nella legge di bilancio vengono assegnati  70 milioni di euro, in tre anni, per la cura ed il prolungamento delle linee metropolitane milanesi, mentre viene ignorato il trasporto pubblico locale dell’Isola.

Il segretario generale della Cgil, Carmelo De Caudo, e il segretario della Filt Cgil, Edoardo Pagliaro, chiedono “un chiarimento al sindaco della Città Metropolitana, Enrico Trantino” e si domandano se “quest’amministrazione comunale di centro destra sia consapevole del danno che il Governo Meloni, di identico segno politico, stia provocando a città del sud come Catania. Abbiamo già assistito con sgomento e preoccupazione alla sottrazione di oltre 300 milioni di euro  a fondi già decretati per la città ma che adesso saranno andranno a valere su piani diversi. Se questa notizia della sottrazione dei soldi per la metro si rivelasse vera, come purtroppo temiamo, avremmo la conferma che questa città sia stata abbandonata al proprio destino di povertà”.

Infine, De Caudo e Pagliaro chiedono alla governance di FCE “di trovare qualunque soluzione possibile che eviti questo incredibile scippo al nostro futuro e a quello dei nostri figli”.

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