Il Consiglio comunale approva due mozioni per la tutela del lavoro. Fillea Cgil: “Segnale forte, ora atti concreti”

La Fillea Cgil di Catania esprime piena soddisfazione per l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio comunale, di due mozioni fondamentali per la tutela del lavoro e della salute dei lavoratori. Un risultato che segna un punto importante per rimettere al centro la dignità del lavoro.
La prima mozione, promossa e sottoscritta dai consiglieri del PD, impegna l’amministrazione alla stipula di un protocollo d’Intesa per garantire condizioni retributive dignitose, sicurezza e salubrità nei contratti di appalto e subappalto. Con 29 voti favorevoli su 29, il Consiglio ha espresso un segnale compatto, chiaro e inequivocabile: Catania vuole un sistema di appalti basato sulla legalità, sul rispetto del contratto collettivo e sulla trasparenza.
La seconda mozione, presentata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, riguarda invece l’emergenza caldo nei settori delle costruzioni, agricolo e florovivaistico, e chiede al sindaco di emettere un’ordinanza restrittiva che tuteli la salute dei lavoratori esposti a stress termico nei mesi estivi. Il documento richiama la recente ordinanza regionale n. 1 del 17 luglio 2024, che impone la sospensione delle attività all’aperto tra le 12:30 e le 16:00 in caso di rischio elevato, secondo i parametri delle mappe INAIL-CNR (Worklimate). I consiglieri chiedono che anche il Comune di Catania adotti un provvedimento analogo, coerente con le indicazioni regionali e orientato alla prevenzione.
“Queste due mozioni – commenta la Fillea Cgil di Catania per bocca del suo segretario generale Vincenzo Cubito – rappresentano un passo decisivo verso un nuovo modello di sviluppo urbano, in cui non si sacrifica il lavoro sull’altare dell’efficienza, ma si investe nella qualità, nella sicurezza, nella dignità e nella lotta alle infiltrazioni mafiose. Il nostro ringraziamento va ai gruppi consigliari che li hanno proposti all’assemblea e a tutti i consiglieri comunali che hanno votato dimostrando senso di responsabilità e capacità di ascolto. Le mozioni approvate sono un primo passo. Ora tocca all’Amministrazione tradurre l’indirizzo politico in azioni concrete e condivise, coinvolgendo le parti sociali e il mondo del lavoro”.